Giovedì 11 Settembre ore 21:00 Serata preview/ primo studio della nuova creazione Michal De Filippis Project. Mualem/de Filippis Dance Projects incomincia la sua produzione artistica e ricerca didattica nel 2005 a Berlino. Michal Mualem e Giannalberto de Filippis si incontrano nel 2003 come danzatori nella compagnia Berlinese di Sasha Waltz & Guests. Da quell’incontro incomincia la loro collaborazione sia in ambito coreografico che in ambito didattico. Nel 2005 la loro prima creazione, “In Between”, trova l’attenzione in Festival internazionali in Europa ed Israele e viene premiata al Concorso Coreografico Internazionale di Hannover.
L’attività coreografica e di insegnamento continua in questi 15 anni fra produzioni indipendenti e collaborazioni con accademie quali Modem, SEAD, Jerusalem Academy ed altre. Il linguaggio coreografico combina danza contemporanea, Contact e una ricerca di improvvisazione spesso mantenuta anche nella stessa rappresentazione, nell’idea di mantenere il “momento scenico” sempre nuovo, vivo e connesso al presente, pur investendo in fase di creazione anche in un profondo studio degli aspetti emotivi e relazionali, arrivando dunque sulla scena con un’efficace chiarezza delle motivazioni e della composizione coreografica ma senza perdere la freschezza e la libertà.
Domenica 14 Settembre ore 19:30 Silvia Galletti_ artisti in residenza Fabula Speculativa “Vanishing Manifesto” Performance-restituzione fine residenza
Un progetto di Silvia Galletti Con la partecipazione di Giulia Cannas, Giorgia Scisciola e Silvia Galletti. Sostegno drammaturgico di Margherita Celestino. Progetto vincitore del bando Citofonare PimOf 24/25 Progetto sviluppato all’interno di Incubatore CIMD Danza 2024.
VANISHING MANIFESTO è il progetto di una lecture performance pensata per parlare di sparizione e invisibilità negli “spazi della scena” che, per definizione, sono dedicata all’esibizione e alla visibilità.
Strutturandosi come l’occasione di dare vita a un inventario coreografico di esercizi di sparizione, la performance si articola come discorso a tre voci tra i tre corpi in scena che, interagendo con il pubblico, attivano e confidano gli esercizi di sparizione.
Tra Villi, ghiacciai, archivi e altrə espertə di sparizione, le tre performer si muovono nei campi semantici dell’evanescenza, dell’opacità, della sbiaditura nel tentativo di mediare la percezione del gruppo verso lo spetro dell’invisibile.
Attivando giochi immaginativi e ficton materiali- semiotiche, che permettano di interagire con le trasparenze o con ciò che sembra non esserci, la performance procede in maniera rigorosa e giocosa nel portare a termine il proprio paradossale compito: manifestare la/le sparizione/i.
PREMESSE: l’idea del progetto nasce tra le Villi, creature fantasmatiche che incorporano l’evanescenza e la smaterializzazione.
Cosa accadrebbe se le Villi decidessero di riappropriarsi della loro invisibilità? se decidessero di giocare con le proprie regole al gioco della sparizione? E se sparire non servisse ad incantare o sedurre? Cosa offre la sparizione come pratica rigenerativa o spazio di creazione?