30 maggio-8 giugno: SPECIAL PROGRAM

SPECIAL PROGRAM

Il Museo Disperso. Foreigners in Their Homeland a Bologna

 

Periodo apertura mostra: 30 maggio 2025 – 8 giugno 2025 

Orario al pubblico: 16.00 – 20.00 da lunedì a domenica 

Venerdì 30 maggio dalle 16.00 alle 21.30 

Domenica 1 giugno dalle 16.00 alle 18.00 

Luoghi:  Adiacenze (vicolo Santo Spirito, 1); ASAP (ex Casa del Custode della Montagnola, via Irnerio); Əkodanza | Centro Culturale Paleotto11 (via del Paleotto, 11); Nelumbo (via Arienti, 10); Parsec (via del Porto, 48 C/D) 

Team curatoriale: Faisal Saleh, Massimiliano Nicola Mollona, Daria Passaponti, Giulia Rho e Ruba Salih 

Modalità: Evento gratuito.

Breve descrizione: Foreigners in Their Homeland è il titolo della mostra realizzata lo scorso anno a Palazzo Mora a Venezia su iniziativa del Palestine Museum di Woodbridge (Connecticut, USA), curata dal direttore Faisal Saleh. Con le opere di 26 artistə palestinesi, la mostra ha affrontato decenni di lotta contro la brutalità dell’occupazione israeliana, sottolineando l’atmosfera soffocante che permea ogni aspetto della vita palestinese, così come l’importanza delle rivendicazioni portate avanti da comunità oppresse e marginalizzate. 

In occasione del percorso che si è co-costruito sul territorio bolognese, lə stessə artistə continuano ad esplorare i temi della reclusione e dell’isolamento, rendendo ancora più evidente e impellente l’urgenza di una libertà troppo a lungo negata, nel tentativo di attivare un dialogo sulla realtà del vivere sotto occupazione. 

Con un programma pubblico incentrato sul potere prefigurativo dell’arte e sul ruolo che la solidarietà, il mutuo supporto e l’orizzontalità hanno all’interno della comunità artistica palestinese, nella sua resistenza alla violenza militare e culturale da parte dello stato d’Israele,  il Museo disperso vuole essere anche un esperimento di contro-immaginazione delle strutture culturali ed artistiche dominanti. Operando come para-istituzione – impermanente, dispersa nel tessuto urbano ed all’intersezione tra università, spazi culturali, centri sociali e musei tradizionali – il Museo disperso, più che un evento artistico, è una trama di supporto al popolo Palestinese, radicata nella specifica realtà bolognese, con il suo passato militante e la sua comunità studentesca dinamica ed impegnata. 

Faisal Saleh ha accolto l’invito a portare delle opere a Bologna per il periodo compreso tra il 30 maggio e l’8 giugno 2025. Sono state coinvolte diverse realtà culturali sul territorio facenti parte del progetto k.i.n. – keep in network, quali Adiacenze, ASAP, Ekodanza – Selene Centro Studi, Checkpoint Charly, Nelumbo e Parsec. Queste partecipano secondo le diverse sensibilità e attenzioni – riconducibili alle espressioni e pratiche artistiche da loro sostenute – cercando così di realizzare un viaggio espositivo di scoperta all’interno di una città che deve essere attraversata affinché le si sperimenti. Tramite questa esperienza temporanea viene auspicata una presa di consapevolezza collettiva, fluida e permeabile da nuovi input che, attraverso l’arte e le sue pratiche – una volta condivise – possono essere catalizzatori di un processo altrettanto collettivo. 

Allestimento a Paleotto11:
  • 4 EMBROIDERIES  | The Palestinian History Tapestry_opere di ricamo di donne Palestinesi
  • FABRIC OF RESISTANCE Installazione a cura delle studentesse del laboratorio decoloniale della professoressa Ruba Salih, spostata dalla sede di santa Cristina. In risposta al massacro in corso in Palestina, al genocidio e alla violenza coloniale che vi si verificano quotidianamente, molti student* hanno sentito il bisogno di prendere posizione, di testimoniare, di esprimere solidarietà. Eppure queste voci si sono scontrate con il silenzio istituzionale, con dinieghi amministrativi e con un rifiuto inquadrato come oggettività procedurale.

 

link social riferimento: https://www.instagram.com/ilmuseodisperso/